FONDAZIONE ARCHIVIO LUIGI NONO ONLUS
Omaggio a György Kurtág
per contralto, flauto, clarinetto, basso tuba e live electronicsData di composizione: 1983-1986
Prima versione: 1983
Versione definitiva: 1986
Testo: “György Kurtág”
Organico: Contralto; Flauto, Clarinetto in Si♭; Basso tuba; live electronics
Dedica: nel titolo [“a György Kurtág”]
Durata: 35’
Editore: Ricordi, 133784 (1983 per la prima edizione – 1996 per l’edizione definitiva, a cura di André Richard e Marco Mazzolini)
Prima esecuzione assoluta della prima versione: Firenze, Teatro della Pergola, 10 giugno 1983. Maggio Musicale Fiorentino. Susanne Otto, contralto – Roberto Fabbriciani, flauto – Ciro Scarponi, clarinetto – Giancarlo Schiaffini, basso tuba – Luigi Nono, direttore – Experimentalstudio der Heinrich-Strobel-Stiftung des Südwestfunks E.V., Freiburg (Breisgau), realizzazione live electronics – Hans-Peter Haller,regia del suono – Alvise Vidolin, assistenza alla regia del suono – Rudolf Strauss, ingegnere del suono – Bernd Noll, Arturo Kempter, tecnici del suono
Prima esecuzione assoluta della versione definitiva: Torino, RAI Torino, Aula Magna Caserma Cernia, 6 giugno 1986. Susanne Otto, contralto – Roberto Fabbriciani, flauto – Ciro Scarponi, clarinetto – Giancarlo Schiaffini, basso tuba – Roberto Cecconi, direttore – Experimentalstudio der Heinrich-Strobel-Stiftung des Südwestfunks E.V., Freiburg (Breisgau), realizzazione live electronics – Luigi Nono, Hans-Peter Haller, regia del suono – Alvise Vidolin, assistenza alla regia del suono – Rudolf Strauss, ingegnere del suono – Bernd Noll, Arturo Kempter, tecnici del suono
L’opera nacque sulla base di improvvisazioni effettuate da Roberto Fabbriciani, Ciro Scarponi e Giancarlo Schiaffini nello Studio Sperimentale della Fondazione Heinrich Strobel di Friburgo. Sotto la guida di Nono e con l’ausilio delle apparecchiature elettroniche i tre solisti avevano scoperto che certi suoni dei registri estremi, eseguiti al limite della percettibilità, si avvicinavano moltissimo ai suoni sinusoidali (senza armonici) della musica elettronica. In un’esecuzione in gruppo non era più riconoscibile l’identità e la posizione della fonte sonora. All’insieme di questi suoni statici e indeterminati Nono aggiunse un contralto che pronuncia i fonemi del nome del dedicatario spaziando nell’intero ambito registrico.
Formalmente il brano è costituito da 14 episodi di diversa durata separati ogni volta da una corona o da una lunga pausa generale (la più lunga dovrebbe superare il minuto, cosa che raramente viene realizzata). Gli episodi sono governati da diversi principi: gravitazioni intorno a una nota con produzione di microintervalli e debordamento in alcune parziali dello spettro; espansione cromatica a partire da un intervallo base (spesso la quinta); modulazione timbrica tramite sovrapposizione di trilli. La parte del contralto è contrassegnata da quel “virtuosismo statico” che Nono aveva sviluppato sugli strumenti a fiato: le difficoltà non riguardano acrobatici salti intervallari o figure rapide e complicate ritmicamente, bensì nella realizzazione di passaggi il più graduale possibile tra soffio e suono, tra aria e suono pulito, nella corretta esecuzione di microintervalli e crescendi nell’ambito della dinamica pianissimo. È una voce che risuona in grande lontananza e spesso non è distinguibile dagli strumenti. In uno dei momenti salienti dell’opera – prima della pausa più lunga – il contralto, che fino ad allora si era mosso nei registri grave e medio, esegue un Sol diesis 4 tenuto per diverse battute, abbandonato per un istante con un salto nella quinta inferiore, questo suono si stabilizza con una corona per poi sparire: qui Nono scrive «come sospeso, interrotto» rimandando al clima del Canto sospeso, composto nel 1956 su frammenti di lettere dei condannati a morte della Resistenza europea.
Gianmario Borio
(tratto dal catalogo “Con Luigi Nono". Festival internazionale di musica contemporanea, La Biennale di Venezia, 1992-93, Ricordi, Milano 1993, pp. 66-67)
Torino, 6 Giugno 1986. I concerti di Torino - Giornate della nuova musica.
Susanne Otto - contralto, Roberto Fabbriciani - flauto, Ciro Scarponi - clarinetto, Giancarlo Schiaffini - tuba, Carlos Beresi, Konrad Graf, Richard Lepetit, Isao Nakamura, Gregory Riffel - percussioni, Experimentalstudio der Heinrich Strobel Stiftung des Südwestfunks, e.v.Freiburg, Hans-Peter Haller - responsabile tecnico, Roberto Cecconi - direttore, Luigi Nono, Alvise Vidolin - regia del suono.
Berlino, 30 Agosto 1988. 38° Berliner Festwochen.
Susanne Otto - contralto, Roberto Fabbriciani - flauto, Ciro Scarponi - clarinetto, Giancarlo Schiaffini - tuba, Südfunk-Chor Stuttgart, Clytus Gottwald - direttore, Luigi Nono, Hans-Peter Haller, Bernd Noll, André Richard, Rudolf Strauß, Alvise Vidolin - regista del suono.
Avignone, 15 Luglio 1989. Festival d'Avignon - Centre Acanthes.
Luigi Nono, Philippe Albéra, Claudio Ambrosini, Simha Arom, Francesco Dal Co, Hans-Peter Haller, Jürg Stenzl, Tran Van Khe, Klaus Zehelein, Robero Fabbriciani, Sylvio Gualda, Susanne Otto, Ciancarlo Schiaffini, Bernhard Wambach – corsi, Ex Novo Ensemble, Claudio Ambrosini – direttore.
Colonia, 6 Aprile 1990. WDR. Die neuen Kompositionen - Luigi Nono in Köln.
Susanne Otto - contralto, Irvine Arditti, David Alberman - violino, Roberto Fabbriciani - flauto, Ciro Scarponi - clarinetto, Giancarlo Schiaffini - tuba, Solistenchor Freiburg, André Rausch - direttore, Hans-Peter Haller, Alvise Vidolin - regista del suono.
37. Omaggio a György Kurtág (1986). Risonanze Erranti, Liederzyklus a Massimo Cacciari (1986)
varianti informazioni in queste due mie proposte di ascolto di altro sangue – anima:
amicizia profonda – grata ammirazione – affetto:
omaggio a G. Kurtág – dedica a M. Cacciari del Liederzyklus
altri studi – analisi – sperimentazioni – combinatoria
nel continuamente sorprendente studio di Freiburg
voce di affascinante intelligenza – invenzione di Susanne Otto
flauto e clarinetto in sib nei registri bassi – suoni risultanti quasi onde sinusoidali senza armonici superiori ppppppp - p
ottavino e tuba (a sei pistoni) nell’incanto di spettri armonici diversi
nuova maestria virtuosistica di Fabbriciani di Scarponi di Schiaffini:
studio rigoroso per altre proposte tecnico lessicali – altri cieli altri abissi di meraviglia
3 bongos – 3 campane di pastori sardi – crotali: violenti – dolcissimi segnali di ... per.....
altre confusioni tra suoni originali – trasformati – sovrapposti tra loro con nuovi strumenti – possibilità del live electronics
suoni erranti nello spazio vero strumento componente sempre più in attesa
sicurissima e cangiante pratica – teoria con Peter Haller – Rudi Strauss – Bernd Noll – Artur Kempter
frammenti altrimenti significanti dai Battle-Pieces and Aspects of the War (1866) di H. Melville che si ricompongono con frammenti interroganti drammatici dell’ultima poesia Keine Delikatessendi I. Bachmann (sento ancora la sua voce disperata dell’ultimo frammento della sua vita) sperando nella tecnologia dirompente per studio – critico – fantastico per proposte o tentativi? di altri ascolti spesso obiettivamente difficili o problematici? per altre qualità di spettri acustici – spazio vagabondi in pensari in ricerca anche oltre i sette cieli
il WINTERREISE di F. Schubert, p – fff – ppp – f – ppppppp – fffff nel mio cuore
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Luigi Nono. Scritti e colloqui, a cura di A.I. De Benedictis e V. Rizzardi, Ricordi-LIM («Le Sfere», 35), Milano 2001, vol. I, p. 497-498
IE: I concerti di Torino. Giornate della nuova musica, (programma di sala per il concerto del 6 giugno 1986), [pp. 12-13] (TESTO BASE).
RT: LN-Restagno, pp. 270-271;
LN-Feneyrou, pp. 334-335
Il testo fu stilato in occasione della prima esecuzione assoluta di Omaggio a György Kurtág e della prima esecuzione italiana di Risonanze erranti, Liederzylus a Massimo Cacciari. In ALN si conserva una stesura manoscritta di una versione non definitiva
- Diego GARRO, Implementazione del Live electronics su workstation M.A.R.S. : Luigi Nono: Omaggio a György Kurtág (1983-1986) Risonanze erranti (1985), Tesi di Laurea, Università degli Studi di Padova, 1994
- Han Peter HALLER, A PIERRE - OMAGGIO A GYÖRGY KURTÁG. Two compositions in the compository processes of which Luigi Nono stringently integrated an extended function of time by means of sound transformation – sound control, Relazione tenuta alla Fondazione G. Cini di Venezia, il 10-11.12.1999 (inglese e tedesco)
[CD] 1004, 1995
Casa discografica: Disques Montaigne Interpreti: Susanne Otto, contralto; Ensemble Recherche; EdHSS-SWF; dir. André Richard |